BOVILLE ERNICA: LE MAROCCHINATE DEL 44!

LE MAROCCCHINATE DEL ’44

La tre giorni di mobilitazione provinciale che ho promosso per sensibilizzare contro la violenza sulle donne, è iniziata ieri sera a Boville Ernica.

In una sala gremita abbiamo dedicato il primo incontro alle marocchinate, una ferita ancora aperta per tutto il territorio.
Perché parlare di Marocchinate?
Perché le vittime non hanno mai avuto l’opportunità di avere pace.
Non ce l’hanno avuta quando i loro “risarcimenti danni” venivano ammassati negli uffici comunali della Ciociaria, trattati alla stregua di una multa, di un rimborso spese.
15.000 lire, questa era la somma che i ministeri rifondevano per ogni vittima ai comuni che ne facevano richiesta.
Non c’è stato un tribunale penale che condannasse gli stupratori delle 65.000 vittime, che dichiarasse reato quello che era stato loro fatto. È stato derubricato tutto a una facezie amministrativa.
Non veniva riconosciuta loro la pensione di guerra, sebbene storicamente l’avessero richiesta.
Gli stupri di guerra sono l’emblema della violenza maschile sulle donne. Gli uomini dichiarano guerra, gli uomini invadono i territori, diventano eroi e condottieri, le donne subiscono le guerre nelle loro case.

Ci siamo riuniti alle 21 di ieri sera: lo stesso orario della convocazione della seduta notturna della Camera dei Deputati su richiesta di una madre costituente, Maria Maddalena Rossi che parlò apertamente di stupri di guerra e di marocchinate.
Emozionante lo spettacolo di Damiana Leone.
Grazie al Sindaco, Enzo Perciballi , alle assessore e consigliere del Comune: Elisa Palombi, Martina Bocconi, Anna Verrelli, Annamaria Fratarcangeli.
Un grazie speciale alla presentatrice, Laura Collinoli