FINE VITA: SUBITO LA LEGGE IN REGIONE LAZIO

Questa mattina la presentazione alla Pisana della Pl sul fine vita alla presenza di Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell`Associazione Luca Coscioni e Marco Cappato, Tesoriere dell`Associazione Luca Coscioni.

Ho sottoscritto la proposta di legge dell’associazione Luca Coscioni ‘Liberi subito’, depositata in consiglio regionale del Lazio dai consiglieri Marietta Tidei e Claudio Marotta, sulle `Procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al ‘suicidio medicalmente assistito’.
Credo sia giunto il momento di offrire una risposta a quella che è divenuta una esigenza diffusa e collettiva. Nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale deve essere garantito al malato il diritto di congedarsi dalla vita.
L’auspicio è che possa esserci quanto prima una discussione trasversale, che comprenda anche le sensibilità politiche che sostengono la maggioranza Rocca. Questo iter, infatti, coinvolge anche altre regioni governate dal centrodestra.
Nella società, molto spesso in anticipo rispetto alla politica, c’è un’ampia apertura a ragionare sulla materia.
Offrire una risposta definitiva è nostro dovere.

La mancanza di visione si palesa anche su tutti gli altri asset strategici di Fiuggi: quali sono le prospettive con il Palacongressi? Quali i progetti di crescita delle Terme con l’arrivo di nuovi imprenditori privati? Ad un mese dalla Santa Pasqua, come incentiviamo i turisti a raggiungere Fiuggi?
Mancano progettualità e visione proprio nel momento in cui la Giunta Rocca ha presentato un piano sulla mobilità ciclabile che prevede di incrementare l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto primario.
Più che concentrarsi sulle polemiche spicciole bisognerebbe lavorare organicamente per ridare a Fiuggi centralità e prospettive.

Questa misura di sostegno si rivolge ai tanti ragazzi in stato di ansia, stress, depressione che possono usufruire di un percorso psicoterapeutico. Del resto, sono i numeri ad evidenziare una situazione di emergenza: l ’OMS parla di un incremento del 25% dei disturbi emotivi comuni, in particolare ansia e depressione e, dopo la fase più acuta della pandemia, l’ansia è aumentata di un ulteriore 10%. Numeri allarmanti a cui va aggiunto il sommerso, cioè molte persone che, pur avendone bisogno, decidono comunque di non farsi aiutare.
Bene che nel Lazio si sia fatto un deciso passo in avanti a tutela della salute dei giovani in difficoltà.