“Raccuntenne raccuntenne”

Preservare un dialetto vuol dire non solo preservare un modo di parlare, ma vuol
dire ancorare le tradizioni, la cultura, l’identità di un popolo, alla sua terra di origine.
I dialetti vanno protetti, tutelati, in
quanto mezzo espressivo autentico più di ogni altro perché ci raccontano non solo con
le parole, ma anche con le inflessioni, con le cadenze, con i modi di dire, la storia di un
popolo.
“Raccuntenne, raccuntenne… “mette a nudo Fiuggi e i Fiuggini, sotto lo sguardo attento di venti autori e autrici di età diverse: dall’occhio esperto di chi ha 96 anni, a quello del
giovane 23enne.
Prospettive intergenerazionali per affrontare temi diversi, ci danno la misura non
solo del “da dove veniamo” ma anche del “dove andiamo”.
Scrivere è un mezzo espressivo da valorizzare e incrementare, insieme ai tanti talenti che il nostro territorio produce.
Non potevamo, come Regione Lazio, far altro che incentivare una iniziativa così importante per Fiuggi e tutto il comprensorio.
Leggete “Raccuntenne, raccuntenne” sperando che possa trasportarvi, per qualche ora, tra le splendide vie e i vicoletti della nostra Fiuggi. O invitarvi a
farci visita per la prima volta.

Grazie all’Associazione “Fiuggi 1905” e Giornale Fiuggi per avere dato l’opportunità a tutti noi di passare un pomeriggio insieme, come comunità, ad ascoltare la nostra bellissima storia grazie alle poetesse e ai poeti che hanno partecipato a questa raccolta.