In quell’occasione fui e fummo attaccati dalla destra che governava Ceccano, perché gridammo alle persone presenti, con tutta la passione che ci contraddistingue: liberate questa Città.
Un progetto politico non si improvvisa, è fatto di passi lenti e di persone che insieme sanno stare per una causa più grande.
E quella sera, le persone che hanno reso possibile la vittoria al primo turno dell’elezioni amministrative, erano tutte lì.
Ragazze e ragazzi, uomini e donne, che conosco, che ho visto lavorare in maniera instancabile, con grande umiltà e dedizione.
Si sa che dopo una vittoria ognuno prova a prendersene i meriti.
Ma il merito, è tutto il loro.
È di Andrea, prima di tutto.
Andrea è una persona speciale, è impastato di umanità e gentilezza, merce rara di questi tempi.
È del PD locale che ha saputo superare le divisioni del passato e guardare al futuro.
Grazie a Giulio, Emanuela ai candidati che hanno ottenuto un risultato straordinario.
E poi come non ringraziare chi a Ceccano e non solo si è speso in ambito culturale, creando uno dei festival cinematografici più importanti del Lazio: forza Alessandro Ciotoli!
Un abbraccio fortissimo a quelle magliette di Progresso Fabraterno.
E grazie ai partiti politici che hanno concorso alla costruzione di questa coalizione: Partito Socialista, Avs, M5S.
Alle civiche progressiste presenti in città: da Nuova Vita a Ceccano in Comune.
Ognuno ha fatto la sua parte ma davvero la parte più importante l’hanno fatta i protagonisti di questa bella storia.
E cosa resta a noi?
La convinzione che uniti si vince, si vince riconoscendosi l’un l’altro, si vince se si torna ad avere la capacità non pensare ai propri destini personali quando si fa politica ma collettivi.
Ora con questa gioia nel cuore verso il 7 giugno a Roma per la mobilitazione nazionale a sostegno del popolo palestinese e poi l’8 e il 9 giugno raggiungiamo il quorum ai referendum e ridiamo dignità al lavoro e ai lavoratori!