ZES: ENNESIMA BEFFA PER IL BASSO LAZIO

È grave che il Governo Meloni utilizzi il potere istituzionale per fini elettorali, annunciando l’inserimento dell’Umbria e delle Marche nella Zona Economica Speciale. Una scelta che sa di pura propaganda, soprattutto se si pensa che le Marche andranno al voto tra poche settimane e che il provvedimento sembra fatto su misura per favorire il candidato Acquaroli.
E il Lazio? Ancora una volta escluso.
Frosinone e Latina? Neanche citate.
Quando si tratta di tutelare il nostro territorio, l’amministrazione Rocca resta immobile, incapace di incidere a livello nazionale.
Da tempo mi batto per inserire la provincia di Frosinone nella ZES. In Consiglio regionale mi è sempre stato risposto che “non si può fare”. Eppure oggi, magicamente, gli strumenti per allargare la ZES si trovano per altre regioni.
Una cosa è chiara: il nostro territorio è in difficoltà, e lo confermano anche i dati della CGIL.
📉 Aumento della cassa integrazione
📉 Crescita dei NEET
📉 Calo dell’occupazione
📉 Aziende che delocalizzano dove ci sono più vantaggi
Non possiamo più accettare questa ingiustizia. Chiedo con forza che il Governo riveda immediatamente le sue scelte e che la Regione Lazio pretenda con determinazione l’inserimento del Basso Lazio nella ZES.
Basta promesse non mantenute. Basta propaganda. Servono fatti.
Il nostro territorio merita una prospettiva economica e sociale concreta, non pacche sulle spalle.